Matteo Baldan, fotografo, è un indagatore degli spazi urbani e Udine è l’ordito sul quale ricostruisce lampi di vita che si susseguono come in un film. Non è forse estranea a questa modalità la laurea al Dams, con specializzazione in cinematografia, che lo ha inchiodato al fascino del bianco e nero.
Sotto il suo esperto obiettivo (dice di essere cresciuto “con la camera oscura nello sgabuzzino e la Kodak Instamatic nella scatola dei giochi”)si è dipanata questa volta la storia di borgo Chiavris, un quartiere apparentemente anonimo contrassegnato da tre mulini lungo la roggia che segnano un passato laborioso culminato nell’Ottocento.
Per Baldan “la parte a nord di Udine è una lavagna su cui si scrive e si cancella tra pochi segni residuali ma dove permane una vaga impressione di una storia periferica che sopravvive nelle abitudini e nei sentimenti di chi vi abita”.
Stampe fine art giclée a pigmenti di carbone a cura di ArtOk.
Gli scatti di Matteo Baldan saranno raccolti nella mostra “Chiavris. Una villa alle porte di Udine” che sarà inaugurata venerdì 23 febbraio alle 18 presso la libreria Einaudi di via Vittorio Veneto, 49 dove resterà aperta sino al 16 marzo.