Sabato 20 luglio alle ore 18,30 presso Palazzo Tadea nel Castello di Spilimbergo (UD) si inaugura la Cerimonia di apertura di “Spilimbergo Fotografia 2013” con la CONSEGNA DEI PREMI C.R.A.F. così assegnati:
UWE OMMER (International Award of Photography 2013)
MARIO CRESCI (Premio Friuli V.G. Fotografia 2013 per un Autore Nazionale)
MAURO PAVIOTTI (Premio Friuli V.G. Fotografia 2013 per un Autore del Friuli Venezia Giulia)
Uwe Ommer (Colonia, 1943) inizia a fotografare a soli 14 anni.
Risale al 1963 il suo trasferimento a Parigi, inizialmente assistente di Jean Pierre Ronzel, poi professionista autonomo. Negli anni Sessanta e Settanta ha lavorato al fianco di rinomati stilisti, curando servizi per linee di moda femminili e per l’infanzia.
Negli anni Ottanta e Novanta Uwe Ommer raggiunge la celebrità con nudi esotici, realizzati in Asia e Africa, apparsi in libri e magazine di settore. Ommer ha curato inoltre un’edizione del Calendario Pirelli nel 1984.
Nel 1995 si è dedicato alla fotografia documentaristica: in circa sei anni ha immortalato nelle sue opere membri di oltre 1000 nuclei familiari, conosciuti durante una serie di viaggi attraverso i cinque continenti.
I servizi, raccolti nel volume 1000 families, sono completati da interviste ai soggetti ritratti, realizzate dallo stesso Ommer.
Tra le sue principali pubblicazioni, Black ladies, Taco, Berlin, 1987; Erotic Photographs, Taco, Berlin, 1988, Black ladies, Taschen, Köln, 1995; Asian ladies, Taschen, Köln, 2000; 1000 families :das Familienalbum des Planeten Erde, Taschen, Köln, 2002; Transit: in 1424 Tagen um die Welt, Taschen, Köln, 2006; Do It Yourself, Taschen, Köln, 2007.
Gli è stato conferito in Germania Ovest per ben tre volte (1962, 1965 e 1966) il Premio Nazionale annuale riservato al miglior fotografo nella sezione giovani.
Il CRAF ha deciso quest’anno di conferire all’artista l’International Award of Photography 2013 in occasione dell’apertura della sua retrospettiva a Palazzo Tadea a Spilimbergo.
Mauro Paviotti (Palmanova, 1956) si occupa di fotografia dal 1982.
Ha esposto presso numerose gallerie italiane ed estere, in particolare nel 1991 alla 4a Biennale di Cordoba (Spagna), nel 1995 alla 46a Biennale di Venezia. Sempre nel 1995 è stato premiato dall’Italian Art Directors Club per le immagini realizzate a favore della Lega Antivivisezione della Campagna Istituzionale “L’Uomo è una Bestia”.
Nel 1996 una selezione di sue opere sono state esposte al Forte Belvedere di Firenze e a Milano al Castello Sforzesco. Nel 1997 ha partecipato pure alla 1a rassegna Mois de la photo al Carousel du Louvre a Parigi.
Il CRAF, con il quale l’artista ha sempre collaborato generosamente, conferirà a Mauro Paviotti il Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia per un Autore della Regione.
Mario Cresci (Chiavari, 1942) ha studiato al Corso superiore di Industrial design di Venezia.
Dagli anni Settanta alla fine degli anni Ottanta si è dedicato alla ricerca nell’ambito della comunicazione visiva. Dal 1974 ha partecipato alla Biennale di Venezia in Muri di Carta, fotografia e paesaggio dopo le avanguardie a cura di Carlo Arturo Quintavalle, a note esposizioni di fotografia in Italia e all’estero. Alcune delle sue opere sono presenti nella collezione del Museum of Modern Art di New York.
Ha realizzato installazioni temporanee e permanenti in gallerie, musei e spazi pubblici in Giappone, Spagna, Francia, Germania, Italia e Stati Uniti. Dal 1992 al 2000 ha diretto l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo.
Dal 1998 al 2002 ha collaborato al supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore, mentre dal 2004 è docente di Teoria e metodo della Fotografia al biennio di specializzazione in fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Il CRAF conserva diverse sue opere originali eseguite negli anni ’60-’70, infine il corpus di lavori realizzati per il CRAF in Terre a Nordest nel 1996.
Quest’anno il centro spilimberghese ha deciso di conferire a Mario Cresci il Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia per un Autore Italiano e dedicargli una personale a Palazzo Tadea.